14-02-2022 Uomo uccide la moglie e il cane e poi torna a dormire. Enpa ammessa parte civile: “La crudeltà sugli animali deve essere interpretata come indicatore di pericolosità sociale”

 

L’Ente Nazionale Protezione Animali è stato ammesso oggi come parte civile al procedimento nei confronti dell’uomo di 82 anni che lo scorso 19 aprile ha ucciso sgozzandoli con un coltello la moglie e il cane a Rocca Nervina, piccolo comune della provincia di Imperia, per poi tornare a dormire. L’Ente Nazionale Protezione Animali aveva denunciato il fatto e ora attraverso l’avvocato Claudia Ricci dell'ufficio legale Enpa, e a mezzo dell’avvocato Cecilia Tabbò di Rete Legale Enpa di Savona, si è costituita parte civile ed è stata ammessa come unica associazione a difesa degli animali.

“La violenza con cui ha tolto la vita prima alla moglie e poi alla cagnetta Luna – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa - è sconcertante. Una violenza che ancora troppo spesso quando viene esclusivamente rivolta nei confronti degli animali viene minimizzata. L’Ente Nazionale Protezione Animali da tanti anni ormai, insieme a LINK ITALIA, sottolinea l’importanza di interpretare la crudeltà sugli animali come indicatore di pericolosità sociale. Si potrebbero salvare tante vite punendo con severità chi maltratta o uccide gli animali”.

Nel Rapporto sullo stato globale della prevenzione della violenza dell’OMS e delle Nazioni Unite emerge come i comportamenti antisociali  causino più di 1,3 milioni di decessi ogni anno e un numero ancora superiore di feriti, per cui prevenire, trattare e contrastare la violenza interpersonale nelle proprie declinazioni, fra cui in primis la violenza su donne e minorenni, costituisce letteralmente una  questione di vita o di morte.  

“In ambito domestico -– afferma Francesca Sorcinelli, Presidente Link Italia - le donne sono esposte ad atti violenti da parte del partner 7,6 volte in più nei contesti in cui gli animali vengono minacciati o abusati. In tal senso la collaborazione tra LINK-ITALIA e ENPA è un orgoglioso esempio di una Italia che sente la necessità di distinguersi in quanto avanguardia nel trattamento della violenza sugli animali come reato da contrastare di per sé e come prevenzione della violenza interpersonale, del disagio minorile e della criminalità in genere, contrapponendosi alla retrograda e socialmente pericolosa mentalità del ‘tanto sono solo animali’ “.